Storie tutte al femminile da vedere in streaming senza dover abbandonare il divano di casa
Quando i figli sono piccoli sembra impossibile riuscire a trovare cinque minuti per sé, figuriamoci andare al cinema. Ma quando la sera i bambini finalmente dormono potreste ritagliarvi un breve momento per voi e sprofondare in una delle tante serie tv da vedere in streaming, senza dover uscire di casa. Se non avete mai esplorato il fervido mondo delle serie tv, mettete da parte le iniziali reticenze e lasciatevi coinvolgere dalle storie che più vi appassionano. Ecco la nostra guida alle migliori serie tv del momento, realizzate da donne, con protagoniste donne e amate dalle donne. Queste sono le serie che abbiamo scelto per voi.
The Marvelous Mrs. Maisel
The Marvelous Mrs. Maisel è una dramedy luminosa, briosa, colorata ed energica, firmata da Amy Sherman-Palladino, la creatrice di Una mamma per amica. La serie segue le avventure di una donna anticonformista a sua insaputa che deve affrontare gli sguardi della società, della famiglia e i suoi stessi preconcetti, mentre cerca di affermarsi in un mondo dello spettacolo dominato dagli uomini. L’umorismo scorretto, dissacrante e anche un po’ volgare della giovane madre che, appena lasciata dal marito, ubriaca, sale sul palco del Gaslight Café di New York è rivoluzionario nella perbenista e maschilista società americana di fine anni ’50. La protagonista, interpretata da Rachel Brosnahan, quindi si trasforma in una supereroina del suo tempo che, a colpi di tagliente ironia, porta avanti la sua personale rivoluzione, sempre fasciata in preziosi abiti da diva dell’epoca. Cinico sarcasmo venato di jewish humour in stile Woody Allen, riferimenti alla cultura pop, dialoghi serratissimi, un botta e risposta dai tempi comici impeccabili contraddistinguono una narrazione dalla scrittura travolgente. Sherman-Palladino vi farà amare la sua eroina così come i personaggi secondari che le ruotano attorno, strambi, adorabili ma anche complessi. A tratti musical in cui la macchina da presa sembra danzare con i protagonisti, in una coreografia dalla stupefacente fluidità, come nella migliore tradizione hollywoodiana, ma anche attuale serie televisiva di una regista che racconta le donne già da prima del movimento Me too. The Marvelous Mrs. Maisel è una moderna conquista del palcoscenico da parte di una donna che si potrebbe definire femminista ma che in fondo vuole semplicemente essere se stessa.
Disponibile su Amazon prime video
Dix pour cent
Andrea, Mathias, Gabriel e Arlette sono agenti di attori che ogni giorno si battono per ottenere nuovi contratti per i loro clienti. Poi Camille, la figlia illegittima di Mathias sbarca a Parigi in cerca di lavoro, e riesce a conquistarsi un posto nell’agenzia parigina che vive un momento di crisi dopo la morte del suo fondatore. Dix pourcent, 10 % è la somma che intascano gli agenti per ogni contratto, nonché il titolo francese della serie di France 2, disponibile su Netflix, meglio conosciuta come Call my agent, scritta da Fanny Herrero con la direzione artistica di Cédric Klapisch. Una serie d’autore ma allo stesso tempo popolare che riesce a far entrare il grande pubblico in quel mondo chiuso, snob e apparentemente dorato che è il cinema parigino. Con sarcasmo e autoironia, la serie svela il lato nascosto del mondo dello spettacolo tra segreti, capricci e stravaganze. Attraverso lo sguardo della nuova arrivata Camille scopriamo quindi il dietro le quinte del business: da una parte i tanti attori come Cecile de France, Juliette Binoche, Monica Bellucci e Jean Dujardin, che giocano con la loro immagine e la loro caricatura, indossando una maschera di volta in volta detestabile, divertente o commovente, dall’altra parte i loro agenti, le vere star della serie, personaggi a tratti stereotipati ma che rivelano una grande profondità. Sono i loro intrighi, la loro solitudine, la loro intimità, i desideri, segreti e problemi di gente ordinaria la forza della narrazione. Una commedia in costante equilibrio con il dramma, in cui il ritmo accelera abilmente di set in set, tra caprici degli attori e colpi di scena, e rallenta per il tempo di una cena o una serata in una continua altalena emotiva. Una seducente serie dai dialoghi brillanti che ci lascia con il desiderio di vederne ancora. Per fortuna la quarta stagione è in arrivo.
Disponibile su Netflix
The Loudest Voice
Una serie tv di denuncia sulla vera storia dello scandalo sessuale che ha sconvolto l’America un anno prima che il caso Weinstein scuotesse Hollywood e il mondo intero. Il percorso di ascesa e caduta di Roger Ailes, presidente e CEO di Fox News, viene ricostruito con ricerca documentaria e realismo nella miniserie targata Showtime e disponibile su Sky Atlantic. Influente repubblicano e fidato consigliere di vari presidenti USA, da Richard Nixon a Donald Trump, braccio destro di Rupert Murdoch e CEO di FOX News, Roger Ailes ha suscitato timore e reverenza nel mondo dei media e spianato la strada all’epoca Trump. Un personaggio divisivo, spregiudicato nel suo modo di deformare la realtà secondo la propria visione, Ailes era noto per il suo geniale intuito e la sua determinazione, ma anche per il vorace appetito sessuale. Nessuno aveva osato parlare finché, nel 2016, la giornalista Gretchen Carlson (Naomi Watts) cita in giudizio Roger Ailes per molestie sessuali. Basata sul romanzo di Gabriel Sherman, The Loudest Voice traccia un ritratto impietoso di un titano dei media americani, magnificamente interpretato da un irriconoscibile Russel Crowe che ha vinto il Golden Globe come miglior attore in una miniserie. The Loudest Voice è, inoltre, un’acuta riflessione sulla strumentalizzazione del giornalismo che cede alla richieste della politica e dello spettacolo.
Disponibile su Sky Atlantic
Unorthodox
È una delle serie più acclamate e viste in streaming degli ultimi tempi. Unorthodox ripercorre la vera storia di Deborah Feldman, raccontata nella sua biografia “Ex ortodossa. Il rifiuto scandaloso delle mie radici chassidiche”. La protagonista di Unorthodox è Esty, una ragazza di diciannove anni che vive a New York, precisamente nel quartiere di Williamsburg dove risiede la comunità ebrea ultra-ortodossa chassidica. È una comunità chiusa fondata su tradizioni secolari a cui è impossibile sottrarsi, pena l’oblio. Rigide norme e precetti religiosi regolano ogni aspetto della quotidianità. Le donne non possono leggere la Torah, non possono studiare, devono radersi i capelli e portare la parrucca. Il loro unico obiettivo è fare figli per ricostruire la comunità di sei milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento. Esty si è sposata con un ragazzo giovane come lei, Yanky, ma dopo un anno di matrimonio decide di fuggire dalla comunità e raggiungere Berlino, dove scopre opportunità e piaceri che le erano stati preclusi. La mini-serie di quattro episodi, creata da Anna Winger e Alexa Karolinski, e diretta da Maria Schrader, presenta un brutale ritratto della comunità ultraortodossa. Unorthodox, però, è anche una storia di emancipazione dalla vita soffocante nella comunità e un racconto di ribellione di una donna che diventa simbolo di tutte le donne chassidiche in cerca di libertà.
Disponibile su Netflix
Normal People
È stata definita la serie più attesa dell’estate. Tratta dal secondo romanzo della giovane scrittrice irlandese Sally Rooney, la serie tv prodotta da Bbc e Hulu, e diretta da Lenny Abrahamson e Hettie Macdonald, ha già fatto parlare molto di sé, anche a causa delle scene di sesso che hanno generato qualche polemica soprattutto in Irlanda. La storia è ambientata nella contea di Sligo e all’Imperial College di Dublino, in Irlanda. Protagonisti sono due ragazzi, Marianne e Connell, legati da una tormentata storia d’amore. Lei è ricca e lui povero, lei non ha amici e lui è molto popolare. Si innamorano quasi per caso e scoprono di avere in comune lo stesso senso di inadeguatezza. Uniti da un intenso desiderio, i due però sono divisi da classi sociali, paure e abusi. È un viaggio nei sentimenti, nelle emozioni complesse e contraddittorie che nascono dalla penna di Sally Rooney, la quale ha partecipato anche alla scrittura della serie. È un teen drama che rispecchia la vita contemporanea e affronta temi sociali d’attualità come il bullismo, la droga e i problemi dell’adolescenza. Normal People, infine, è uno sguardo cinico e tenero allo stesso tempo sull’intimità di una relazione del XXI secolo.
Disponibile su Starzplay e Rakuten tv
Four more shots please!
Quattro giovani donne di Mumbai si ritrovano ogni venerdì per chiacchierare, senza filtri, di sogni, lavoro, sesso, amore, paure e aspirazioni. Una giornalista investigativa, una personal trainer bisessuale, un avvocato e madre divorziata e una figlia unica di una ricca famiglia, le quattro donne sono molto diverse tra loro ma sono tutte determinate, emancipate e intraprendenti. Per questo la serie è stata subito etichettata come la versione di Sex and the City ambientata nella cosmopolita metropoli di Mumbai. Prodotta da Amazon e disponibile sulla piattaforma Prime Video, Four more shots please!, ora alla sua seconda stagione, è la serie più vista in India. E non solo per le scene vietate ai minori e il linguaggio scandaloso. Scritta da una crew di sole donne, la serie racconta gli stereotipi di un Paese prima di mandarli in frantumi. Così élite e classe media si sono riconosciute in una narrazione audace che è specchio della società contemporanea. In un’India in cui i registi si sono sempre guardati dal mostrare intime storie d’amore, baci appassionati e scene di sesso, Four more shots please! sembra aprire un varco nel cinema indiano in streaming, libero dall’intervento della censura.
Disponibile su Amazon prime video
Las Chicas del Cable
Madrid, 1928. Lidia, Carlota, Angeles e Maria sono quattro operatrici della compagnia telefonica nazionale spagnola. La prima serie spagnola di Netflix, ideata daCarlos Sedes, arrivata ora alla sesta stagione, mette al centro la rivoluzione di quattro giovani donne in un Paese profondamente maschilista. Tra desiderio di emancipazione e voglia di cambiamento, le quattro protagoniste lottano per la propria libertà, indipendenza e carriera. Interpretate da Blanca Suárez, Ana Fernández,Maggie Civantose Nadia de Santiago, le quattro centraliniste ci fanno immedesimare nella vita di una donna spagnola tra gli anni ’20 e ’30, quando la violenza domestica era all’ordine del giorno e sembrava impossibile liberarsi dell’etichetta di madre o moglie e sfuggire alle ristrettezze di una mentalità provinciale. Sullo sfondo si intravede la Spagna del dittatore Miguel Primo de Rivera, lo spionaggio per conto del re delle telefonate degli abbonati della compagnia telefonica e la guerra civile spagnola. La ricostruzione storica è curata nel dettaglio, dai costumi alle ambientazioni, ma sul ritratto politico e sociale della Spagna prevale la trama di amori, tradimenti, passioni e amicizie che fioriscono nella compagnia telefonica. Se la nota melodrammatica è la costante delle sei stagioni, sono i colpi di scena e i continui cambiamenti a tenere alta la tensione e a dettare il ritmo frenetico di una narrazione in fin dei conti coinvolgente.
Disponibile su Netflix